Lorenzo Lucca: «Io e Kean eravamo al Toro da bambini, è fortissimo ma non gli invidio nulla. Inter-Udinese: loro sono i più forti della Serie A, lo dice una cosa»
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Lorenzo Lucca: «Io e Kean eravamo al Toro da bambini, è fortissimo ma non gli invidio nulla. Inter-Udinese: loro sono i più forti della Serie A, lo dice una cosa»

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Le parole di Lorenzo Lucca, attaccante dell’Udinese, sui suoi ricordi nel calcio in vista della sfida contro l’Inter. I dettagli

Nella doppia sfida tra Italia e Germania si è visto anche Lorenzo Lucca per scampoli di gara. Su La Gazzetta dello Sport oggi c’è un’intervista al centravanti dell’Udinese. Ecco i passaggi più importanti.

COM’É TORNATO DALLA NAZIONALE«Contento perché il ct mi ha dato spazio. E ho ritrovato tanti compagni dell’Under 21. Ma torno esattamente come sono andato, deciso a proseguire il percorso con l’Udinese: mancano nove partite, bisogna dare tutto».
CON CHI HA LEGATO DI PIU’«Con Ricci, che è di Pisa dove io sono stato. Ma in generale quello della Nazionale è un gruppo unito con giovani forti. Sono fiducioso, andremo al Mondiale, non ci sono scusanti».
MOISE KEAN«Io e Moise siamo stati insieme al Torino da piccoli. È un grande amico. Ci conosciamo da quando eravamo bambini ed è stato bello ritrovarsi e ricordare cosa facevamo in spogliatoio. Siamo sempre rimasti in contatto. È fortissimo. Lui ha più tiro e io più colpo di testa? Ahaha. Abbiamo tutti e due tutto. Non gli invidio nulla».
COSA DEVE FARE PER RESTARE NEL GIRO AZZURRO«Continuare a lavorare con serenità, stare tranquillo. E non devo mettermi pressioni addosso. Devo pensare a migliorarmi come ho fatto finora, con la fiducia dell’Udinese che due anni fa è stata la prima a credere in me dopo un’annata difficile».
INTER-UDINESE«Andiamo a giocarci la partita contro una squadra di fuoriclasse, una delle più forti. La classifica oggi dice che è la più forte».
SANCHEZ GLI DA’ UNA GROSSA MANO«È vero. Mi dà tanti consigli. Ci parlo molto anche perché conosco lo spagnolo e frequento tutti i compagni che lo parlano».
I RIGORI FORTI E ANGOLATI«Il rigore è una cosa mentale. Sono un numero 9, mi allenano al video, fa sempre parte del percorso che sto facendo, ma è vero che cerco di tirare così. Più ti eserciti meglio è».

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